
Divide et impera quando l’autunno è caldo
“Era d’autunno e tu eri con me
era d’autunno poco tempo fa
ora per ora senza un sorriso
si spegneva l’estate negli occhi tuoi “
Franco Battiato
Capita sempre più spesso di ritrovare le piazze delle città italiane occupate da bandiere, presidi e luoghi di lotta. Anni fa l’autunno era caldo in vista dei rinnovi periodici dei contratti nazionali di lavoro, adesso per difendere il posto di lavoro da tagli e riduzioni oppure frenare la privatizzazione di aziende di stato, provincie ecc.. piani che promettono unicamente tagli di personale e mai rilanci con rosee prospettive. Più che privatizzazioni le ritengo dismissioni contorte che, nei loro meandri, creano sempre più danni allo stato e ai dipendenti mentre, per i boiardi di stato e i falsi imprenditori, creano nuovi margini di speculazione e guadagno.
Nei giorni scorsi ero a Genova per lavoro e questi due striscioni, a pochi passi l’uno dall’altro, mi hanno fatto pensare a un sostanziale “divide et impera” che non consentirà mai all’Italia di venir fuori dalle sabbie mobili. Buon lavoro a tutti e tanti auguri ai tranvieri liguri.
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